2016? Un anno di bufale

Frottole, meme, favolette acchiappa-click diventate virali e verità costituita.
Bufale passate senza soluzione di continuità dalla babele interessata dei siti Internet dedicati all’opinione pubblica ufficiale.

Con i social network a fare spesso da porta girevole, da docile quinta colonna per la moltiplicazione incontrollata delle fandonie legate soprattutto alla politica, all’attualità, al costume, alla scienza e alla tecnologia.

Da l’Espresso del 23/12/2016

Alcune “vittime” (anno 2016…): Boldrini, Clinton, Eco, Facebook, Gentiloni, Kyenge, Immigrati, Nasa, Pokemon, Referendum, Renzi, Siria, Spears, Terremoto, Terrorismo, Trump, Twitter, …

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RISORSE

Ancora

  • Chiedi le prove!Chiedi le prove è un’iniziativa che ha lo scopo di aiutare le persone a farsi promotrici nel richiedere prove e fatti documentati a supporto di affermazioni pubbliche di varia natura.
    Chiedi le prove nasce dall’esperienza della campagna Ask for Evidence, organizzata dall’associazione “Sense About Science” e lanciata nel Regno Unito nel 2011 e nel 2013 negli Stati Uniti, tramite la rete internazionale “Voice of Young Science”.
    L’iniziativa italiana è gestita dal CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze.
  • Fact-checking di Open – Fact-checking di Open è un progetto giornalistico indipendente che mira a monitorare le notizie false o fuorvianti diffuse in Italia e all’estero, fornendo un servizio di corretta informazione e degli strumenti necessari ai cittadini per imparare a riconoscere le bufale, la disinformazione, la misinformazione e tutte le altre falsità che minano la società e il processo democratico.
  • Gli Italiani hanno difficoltà a riconoscere le fake news.